Titoli di Stato fuori dal conteggio dell’ISEE, nuovi imprevisto in arrivo. Rinviata ancora l’entrata in vigore del nuovo meccanismo.
In questi giorni si è fatto un gran parlare del nuovo meccanismo di conteggio dell’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) che prevede l’esclusione dei titoli di Stato, dai Buoni ordinari del Tesoro ai Libretti di risparmio postale, posseduti da un nucleo familiare fino a 50mila euro.

Un nuovo meccanismo annunciato molti mesi fa e rinviato diverse volte per consentire la riorganizzazione dei regolamenti e la loro concreta applicazione operativa. Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, l’attesa sembrava conclusa, con l’indicazione del 5 marzo come data effettiva dell’entrata in vigore delle nuove regole. Invece è arrivata l’amara verità, un nuovo rinvio è stato deciso quasi allo scadere.
Calcolo ISEE, nuova attesa per i regolamenti aggiornati
La notizia coglie di sorpresa un po’ tutti: la data del 5 marzo, come avvio delle nuove procedure per il calcolo dell’ISEE senza Titoli di Stato fino a 50mila euro, è saltata. Un incontro tecnico tra Ministero del Lavoro, Agenzia delle Entrate, rappresentanti dei CAF (Centri assistenza fiscale) ha individuato nuovi ostacoli alla concreta applicazione del decreto.
Le criticità emerse rendono impossibile l’attuazione della novità nei tempi previsti. Il problema principale è rappresentato dalle certificazioni che le banche e Poste italiane dovrebbero rilasciare sui Titoli di Stato. Non solo, nemmeno INPS e CAF sono pronti ad applicare effettivamente i nuovi sistemi di calcolo dell’ISEE. Quindi il Ministero del Lavoro e l’INPS hanno accolto i dubbi emersi per verificare le modalità di certificazione usate dalle banche.

Un rinvio che secondo quanto emerso non sarà breve: almeno fino ad aprile le nuove regole non potranno essere applicate. Le difficoltà di applicazione erano probabilmente note da tempo, ma la decisione di rinviare le nuove modalità di conteggio ISEE è stata presa solo all’ultimo. La pubblicazione del decreto attuativo sembrava mettere la parole fine all’attesa, ma il posticipo mette di nuovo tutto in stand-by.
La notizia mette in difficoltà soprattutto le famiglie che avevano atteso a lungo per poter beneficare delle nuove regole. Infatti in molti attendevano l’entrata in vigore del nuovo meccanismo di ricalcolo ISEE per ottenere somme maggiorate dell’assegno unico, del bonus asilo nido e di altre prestazioni.
Il nuovo calcolo, eliminando il patrimonio mobiliare in Titoli di Stato fino a 50mila euro, abbassa l’ISEE in modo consistente e consente a molte famiglie di accedere a misure e prestazioni più vantaggiose. Ma per ora è tutto rinviato, in attesa delle decisioni definitive sulla questione, almeno per fino ad aprile.